Pergo, Lambrughi: "Giocherò al massimo ancora un anno, poi vorrei allenare"
Lo aspettava da tanto, l’ultimo lo aveva realizzato con la maglia della Triestina, e alla 103ª presenza con la Pergolettese, per Alessandro Lambrughi è arrivata la soddisfazione di scrivere il suo nome nella tabellina marcatori. Che poi il suo gol abbia contribuito ad aver espugnato il Turina di Salò, è motivo ancora più d’orgoglio: “Mi sarebbe dispiaciuto, una volta che segno, fare un gol inutile - ha dichiarato dalle colonne del quotidiano La Provincia - ed è arrivato a coronamento di un’ottima prestazione della squadra, con una grande fase difensiva. Ci siamo ripresi il punto perso con l’Albinoleffe”.
Poi l’intervista prosegue toccando il discorso salvezza: “Sappiamo benissimo che dovremo lottare fino alla fine. Il nostro obiettivo è arrivare il prima possibile a quota 40. È nel DNA della Pergolettese dover soffrire fino alla fine: siamo consapevoli della nostra dimensione. I nostri limiti li dobbiamo colmare con altre doti. Adesso stiamo viaggiando in media salvezza, dopo un inizio di stagione deficitario. È un anno particolare, e in nostri tifosi lo hanno capito e ci sono sempre vicini”.
Per ultimo il suo commento sulla più che positiva stagione che sta disputando e sul suo futuro: “Toccando ferro, mi sento bene fisicamente, ma soprattutto sono contento di quello che sta facendo la squadra. A 38 anni non ho più obiettivi personali, se non quello di raggiungere la salvezza. Poi, giocherò al massimo ancora un anno e dopo mi piacerebbe provare a fare l’allenatore”.
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