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Arzignano, Benedetti: “Bianchini ha semplificato la proposta di gioco, ci ha dato certezze”

Arzignano, Benedetti: “Bianchini ha semplificato la proposta di gioco, ci ha dato certezze”TMW/TuttoC.com
Ieri alle 23:40Girone A
di Sebastian Donzella

Giacomo Benedetti, classe ‘99 dell’Arzignano, è intervenuto a Tmw Radio per trarre un bilancio della propria stagione e di quella della squadra gialloceleste. Queste le sue parole a margine della trasmissione A Tutta C.

∫“Per l’Arzignano finora è una buona stagione, in linea con quanto richiesto a all’inizio nonostante una partenza un po’ problematica. Abbiamo però avuto la forza di risollevarci e di ritrovarci ora a lottare per la salvezza. Personalmente invece potevo aspettarmi qualcosa in più, ma è anche il primo anno che sono qui e serve un po’ di tempo per migliorarsi ed ambientarsi. Ora penso che tutto andrà per il meglio per noi nei prossimi mesi”.

La svolta è stata con il ritorno di Bianchini. Qual è stato il segreto di questa risalita?
“Innanzitutto il sorriso, che quando arrivano i risultati arriva anch’esso di conseguenza. Con Bianchini, che conosceva già l’ambiente, poi c’è stato un approccio un po’ diverso; semplificando la proposta ci ha dato delle certezze che si sono tramutate nelle prestazioni degli ultimi tempi”.

Guardate più alla zona play-off o più alle vostre spalle?
“Più alle spalle perché credo che la serenità che ti dà l’allontanarsi dalla zona play-out ti permette poi di giocare molto più tranquillo in seguito. Se invece non ti guardi dietro rischi di ritrovarti più in giù e di giocare con meno spensieratezza”.

Che partita è stata con la Clodiense?
“Sono quelle partire in cui vai a giocare sul campo dell’ultima in classifica, che però si giocava tanto e aveva appena cambiato allenatore. C’è un po’ di rammarico, ma queste partite è importante anche non perderle, perché sono fondamentali per continuare a muovere la classifica”.

In trasferta sono tre mesi e mezzo che non perdete e tra le altre avete fermato anche FeralpiSalò e Padova. Come te lo spieghi?
“Giocando fuori casa trovi qualche squadra che ti concede quello in cui siamo più bravi, ossia l’attesa per poi nel fare male In transizione”.

Che idea ti sei fatto in generale del Girone A?
“Per quanto riguarda la parte alta se la giocano Padova e Vicenza, mentre se andiamo un po’ più ci sono tante squadre che ancora tengono vivo il campionato. Con il Lecco se riusciremo a fare risultato potremmo essere in grado di fare quel salto in avanti. Non sarà l’ultima occasione per nessuna delle due squadre, ma riuscire a portare a casa questo tipo di partite è un grande vantaggio”.

Com’è stato passare dopo tanti da Pontedera ad una piazza del Nord?
“A Pontedera sono stato quattro anni e quando sono andato via non ero più lo stesso giocatore che era arrivato. Quegli anni mi hanno dato la tranquillità di potermela giocare anche qui. Anche ad Arzignano si può lavorare in tranquillità e si può pensare al calcio senza la pressione esterna, che a volte può pesare su una squadra giovane come la nostra”.

Ti senti ogni tanto con Giovanni Catanese? Lui ora è alla Lucchese, ma con lui hai condiviso tanti anni fra Pianese e Pontedera.
“Con lui ho fatto tanti anni, è il compagno con cui ho giocato di più. L’ultima volta che ci siamo sentiti era a Dicembre. Quando giochi così tanto insieme il rapporto rimane”.