Il baratro dell'Alessandria, il tracollo del Catania e la follia di Foggia: tre storie di Serie C

29.03.2024 00:47 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
Il baratro dell'Alessandria, il tracollo del Catania e la follia di Foggia: tre storie di Serie C

Dopo il ko di martedì a Trieste, l’Alessandria è sempre più ultima in classifica nel Girone A di Serie C. Ancora, però, la matematica non condanna i Grigi alla retrocessione diretta, nonostante siano solo cinque le giornate che mancano alla fine della stagione regolare. Con un colpo di reni, degno del miglior sprinter di tutti i tempi, la squadra oggi nelle mani di Jonathan Binotto potrebbe ancora centrare i playout, giocandosi tutto negli spareggi post season. Dopo la complicatissima stagione che volte al termine, una domanda nasce comunque spontanea: sarebbe davvero un bene per un club nella situazione dell’Alessandria centrare la salvezza?
La storia recente della terza serie, infatti, racconta come, in alcuni casi, il mantenimento della categoria si sia dimostrato per i club in questione solo un rimandare l’inevitabile. Un rinviare di qualche mese un qualcosa che per tutti è chiaro che prima o poi arriverà. Per questo, forse, mettere un punto, ripartendo con l’idea di trovare una nuova via per rimettere nel mirino il grande calcio (l’Alessandria ha disputato la B nella stagione 2021/2022) non sarebbe poi un destino così malvagio.



Dal calcio del nord a quello del sud. Con due storie diverse fra loro. Da una parte c’è quella del Catania di Ross Pelligra, partito per questa stagione con l’obiettivo di far suo il girone, o quantomeno per competere fino alla fine per le prime posizioni, e oggi ad un passo dai playout. Neanche i maxi investimenti di gennaio stanno salvando il nuovo corso etneo. Che sicuramente in futuro avrà modo di rilanciarsi ma che adesso deve, giustamente, avere una paura terribile del baratro alle sue spalle

Dall’altra parte del fronte nel Girone C c’è la storia del Foggia e delle inquietanti indiscrezioni rese note da L Repubblicani merito al tentativo della malavita locale di convincere il numero uno del club rossonero Nicola Canonico a cedere la società attraverso una serie di atti intimidatori (uno dei quali anche un ordigno esplosivo). Una situazione folle, incredibile, agghiacciante, surreale… Vedete voi quale aggettivo vi piace di più, ma la follia rimane. Ed è grave.