Crotone, Longo: "Poiché ci ritengono forti, è normale abbiamo delle pressioni"

Crotone, Longo: "Poiché ci ritengono forti, è normale abbiamo delle pressioni"TMW/TuttoC.com
Emilio Longo
Ieri alle 20:00Girone C
di Valeria Debbia

Il Crotone sta attraversando un periodo di grande crescita, mettendo in evidenza sia le qualità individuali dei giocatori sia quelle collettive della squadra. Questo concetto è stato ribadito dall'allenatore Emilio Longo nella conferenza stampa pre-partita contro il Picerno, tenutasi allo stadio Ezio Scida. Il tecnico ha evidenziato la consapevolezza della squadra rispetto al percorso che l'attende, come raccolto dai colleghi di CalcioCrotone: "La squadra è già consapevole di quello che può fare. E non si sta ponendo limiti. Con lo stesso criterio non si sta ponendo in modo ossessivo di dover fare delle cose. Però noi siamo consapevoli che possiamo tutto, e in questo tutto c'è il bene e c'è il male. Mi spiego: noi sappiamo che possiamo determinare, continuando a fare quello che facciamo, qualcosa di straordinario. Stiamo rendendo quasi normale la straordinarietà, perché nell'ultimo periodo noi stiamo facendo qualcosa di eccezionale. Credo siamo, nelle ultime 12, 13 partite primi della classe: la combattiamo punto a punto. Ecco: da questo punto di vista, noi dobbiamo continuare".

Longo ha sottolineato l'importanza di ogni sfida come un'opportunità di crescita per la squadra. "A me piace poter dire che ogni partita è un esame di maturità. Con il mio grande vice Vincenzo Migliaccio spesso, divertendoci, ci diciamo: "la prossima è proprio importante". Sono sette anni che ce lo diciamo… E dobbiamo viverlo con lo spirito gioioso, che la prossima partita è sempre la più importante".

Infine, l'allenatore ha parlato delle pressioni che accompagnano il percorso del Crotone e della loro importanza nel processo di crescita. "Le pressioni sono fatte per i forti e chi non le ha evidentemente non viene reputato forte. E io questa cosa l'ho detta alla squadra: poiché ci ritengono forti, è normale che abbiamo delle pressioni. Ed è quasi bello pensare che le pressioni ce le creiamo noi, perché significa che stiamo diventando una mina vagante. Ma adesso più che mina vagante, noi vorremmo diventare una squadra che ha più continuità, più identità e che attraverso il proprio impegno possa costruirsi un domani fatto di risultati importanti".