Iemmello: "A Foggia la svolta della carriera, poi ci ho rimesso 250mila euro"

Il bomber del Catanzaro, Pietro Iemmello, è intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport per ripercorrere la sua carriera. Tanti i riferimenti al suo passato in C: "Gilardino mi fece prendere dalla Pro Vercelli allenata dal suo amico Braghin, siamo stati promossi in B e da lì è cominciato tutto. A Lanciano scappai dal ritiro ma il ds Leone e mister D'Aversa capirono, altri no e questo mi ha fatto perdere un po' di tempo.
La svolta della carriera è stata a Foggia con De Zerbi, da lì mi prese Angelozzi a Sassuolo, volevano mandarmi in prestito ma ho voluto giocarmela e sono arrivato a segnare a San Siro". Nel 2018 il ritorno a Foggia dopo annate difficili: "A La Spezia dicevano che ero gay, a Foggia mi accusavano di queste cose. In realtà a Foggia è stato terribile, mi sono fidato dei dirigenti e ci ho rimesso 250mila euro. La verità è questa: se giocavo a poker o a una macchinetta, che male c'era?".
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