Fano, Tacchinardi: "Non si può giocare una gara che mette a rischio la salute"

15.05.2021 00:40 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Fano, Tacchinardi: "Non si può giocare una gara che mette a rischio la salute"
TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Mister Alessio Tacchinardi, tecnico del Fano, ci ha tenuto a parlare in questo momento delicato, con tre positività nel gruppo squadra, altri tre negativi ma con sintomi collegabili al Covid, e tre inconclusivi. 

L’Asur ha dato parere negativo sulla disputa della gara, ma in questo momento la Lega Pro non ha ancora emanato alcun comunicato che ufficializzi il rinvio, e la squadra sta vivendo nel limbo, in attesa della decisione della Lega Pro.

“Io penso che giocare una partita come quella di domani sia irriguardoso nei confronti dei tanti morti che il nostro paese conta e continuerà a contare, in questo momento il discorso sportivo viene in secondo piano, quello che voglio rimarcare, è un problema di salute generale da parte di tutti, sia da parte della mia squadra, con chiara preoccupazione anche per l’avversario.

L’Imolese è una squadra di cui ho grande stima e simpatia, conosco il presidente con cui sono molto amico, e proprio per la tutela della salute anche loro mi sento di fare presente la situazione attuale.

Ho dovuto preparare una partita con tre giocatori positivi scaglionati: prima è risultato positivo un giocatore, due giorni dopo altri due, di cui uno con una carica virale altissima e sintomi importanti emersi due giorni dopo essersi positivizzato, a cui si sommano tre tamponi eseguiti stamattina inconclusivi, quindi tre potenziali positivi ed altri tre tra cui il sottoscritto che risultano negativi, ma con dei sintomi similari ai nostri compagni di squadra.

Con questi tre giocatori ci siamo confrontati tutti i giorni fino alla scoperta del tampone positivo, abbiamo visto tutti insieme dei video in una stanza chiusa con il rischio focolaio. Ci sono altri giocatori in squadra che non si sono allenati, perché seppur attualmente negativi hanno una sintomatologia e potrebbero divenire positivi in qualsiasi momento, io stesso ho disertato degli allenamenti a causa di un forte mal di testa, debolezza e mancanza di lucidità. 

Fortunatamente sono ancora negativo, ma l’allenamento è l’ultima cosa che mi passa per la testa. La squadra ha effettuato allenamento distanziato quasi tutta la settimana, e  mi sembra che così non sia corretto affrontare una partita ancor più se così delicata, e non è concepibile che la Lega non possa reinviare una partita del genere dopo che ha reinviato un play-off con una marea di squadre già tutte organizzate per giocare, con la serie C ferma dieci giorni per una sola gara play-off che comporta ribaltamento di preparazione e tutto il resto per tutte le compagini che disputano i play-off.

Noi abbiamo un parere Asur per non giocare domani la partita, ad ora la Lega non si è ancora espressa, anzi addirittura ci fanno fare un tampone cinque ore prima della partita. Non siamo la Juve o il Real Madrid, ma siamo una società rispettabilissima che ha sempre onorato tutti gli impegni, non c’è un bonus come in campionato, e dovremmo giocare una partita con il rischio di trasmettere il virus anche alla squadra avversaria. A me sembra di aver visto Napoli-Juventus bloccata per tre positivi al Napoli, la gara era stata data persa e poi invece rigiocata, e anche l’Inter fu rinviata con tre positività in poche ore, quattro totali. È inconcepibile che questa partita venga giocata dopo una settimana in cui si parla solo di positivi o negativi, allenamento distanziato, docce fatte a casa, è una situazione surreale.

Per questo confido nel buon senso del Presidente Ghirelli che stimo ed apprezzo per ciò che ha fatto per i presidenti delle società di serie C, a tratti è stato eroico per la terza serie nazionale.

Concludo dicendo che visto che la nostra gara non ne condiziona delle altre, fare un rinvio per una quarantena ad una squadra che in questo momento è dilaniata dal covid e da tutte le ansie e paure che genera, sia semplicemente una cosa buona e giusta e corretta anche dal punto di vista sanitario”.