Milazzo, Suriano appende le scarpe al chiodo: futuro da mister

Milazzo, Suriano appende le scarpe al chiodo: futuro da misterTMW/TuttoC.com
© foto di Anto.Abbate/TuttoLegaPro.com
lunedì 8 agosto 2011, 13:30Altre news
di Andrea Zalamena
fonte MessinaSportiva.it
Seguirà i Giovanissimi del Catania

Il difensore 35enne che ha collezionato 21 presenze con il Milazzo appende le scarpette al chiodo dopo 17 stagioni e quasi 340 apparizioni tra i professionisti: "La splendida esperienza della passata stagione, in cui ho fatto da chioccia ai tanti giovani presenti in organico, mi ha dato la consapevolezza di misurarmi nel ruolo di allenatore". L'ultima esaltante stagione del Milazzo coincide anche con il congedo dal mondo del calcio giocato di Andrea Suriano, 35enne difensore originario di Misterbianco che in carriera ha militato soltanto tra i professionisti, nell'arco di diciassette stagioni di assoluto livello. Le 21 apparizioni con la maglia rossoblu completano un curriculum di tutto rispetto, che comprende infatti 13 presenze in B (con le maglie di Fermana e Catania), ben 208 in C1 (tra Acireale, Padova, Gallipoli e Valle del Giovenco) e 117 in C2. Una carriera iniziata nel settore giovanile del Licata: "Avevo appena 17 anni e riuscii ad ottenere la ribalta dell'esordio in C2. Nell'annata successiva militai nella formazione "Primavera" dell'Acireale. Dal 1995/96 ad oggi ho disputato invece sedici stagioni consecutive tra i professionisti".

La decisione di appendere le scarpette al chiodo è stata paradossalmente ispirata proprio dall'ottima annata nella città del Capo: "A 35 anni ho maturato la decisione di intraprendere un altro tipo di carriera, nel mondo in cui ho sempre vissuto. L'ultimo torneo ha rappresentato davvero una bella esperienza, che mi ha dato la consapevolezza che in futuro voglio proprio allenare. In un gruppo imbottito di under ho fatto letteralmente da chioccia ai ragazzi e questo mi è servito tantissimo per decidere sul mio futuro. La mia carriera è nata da una grande passione e a quasi vent'anni di distanza non riesco a stare lontano dal calcio".

Nella sua lunga militanza da calciatore a Suriano non sono mancate le soddisfazioni: "Ricordo tutte le tappe della mia avventura calcistica. Dal Foggia alla Fermana e soprattutto all'Acireale, con cui ho vinto un campionato di C2 e raggiunto poi la semifinale play-off per la B. Ho giocato anche a Catania, a Padova, e conquistato un campionato di C1 con il Gallipoli. Dopo le esperienze di Brindisi e con la Valle del Giovenco è stato molto bello riconquistare i play-off con il Milazzo. Peccato che sia finita male ma sono davvero soddisfatto".

Ad offrirgli l'opportunità di testare le sue qualità anche in panchina è il Catania, che d'altronde con il Milazzo ha una partnership tecnica sempre più evidente: "La società etnea mi ha offerto questa possibilità. Guiderò la formazione dei "Giovanissimi Nazionali", con la quale potrò maturare la necessaria esperienza. Sono ancora giovane e ho la possibilità di migliorare anche in questo campo". Le strutture messe a disposizione dal club di Pulvirenti rappresentano un'ottima base di partenza: "Il centro sportivo è un gioiello invidiato da mezza Italia e da cinque anni a questa parte il settore giovanile sta ottenendo ottimi risultati. Con il supporto di una società di serie A si può lavorare al meglio sui giovani ed i campi di Torre del Grifo ti consentono di allenarti a casa, senza dovere emigrare altrove".

L'unico cruccio dell'avventura milazzese di Suriano il rapporto con il pubblico, mai totalmente sbocciato nonostante gli sforzi dell'entourage del presidente Bruno Chialastri: "Non capisco perché dopo tre promozioni consecutive il calo di presenze sia arrivato paradossalmente dopo lo sbarco tra i professionisti. Il Milazzo oggi è una realtà importante, in un contesto delicato, nel quale tante società di Lega Pro scompaiono anno dopo anno. Una società solida, seria, che sa fare calcio rappresenta un patrimonio da difendere. Spero che la città se ne renda conto e sia più presente allo stadio, per aiutare la squadra, che va sostenuta. Mi conforta la crescita degli ultimi mesi: quando ad ottobre mi sono aggregato al gruppo ho notato le presenze insufficienti, ma poi il pubblico è cresciuto e l'impianto si è riempito in occasione dei match clou, che hanno riservato tante emozioni agli spettatori".

Prima di tuffarsi nella sua nuova avventura con i Giovanissimi, Suriano rivolge un ultimo pensiero al gruppo allestito dal ds Ferrigno ed affidato al tecnico Amura: "Dovranno affrontare un campionato lunghissimo, faticoso, difficile e sicuramente più equilibrato e competitivo rispetto ad un anno fa. Formazioni come L'Aquila, Chieti e Giulianova disputeranno una grande stagione. Sono convinto che il gruppo, seppur rinnovato, riuscirà a dire la sua. La dirigenza è competente e conosce il mondo del calcio: ha allestito una buona squadra, che darà ancora soddisfazioni, sia contro realtà meno blasonate che con avversari più temibili, che sono stati inseriti in questo concentramento".